Fissiamo l'accellerazione di gravita' nel Sistema Interzionale a:
![[Graphics:../Images/index_gr_1.gif]](../Images/index_gr_1.gif)
Le equazioni del moto in due dimensioni di un corpo su cui agisce solo la forza di gravita` sono facilmente risolubili:
![[Graphics:../Images/index_gr_2.gif]](../Images/index_gr_2.gif)
Si noti che si hanno due equazioni differenziali del secondo ordine, e quindi quattro costanti arbitrarie.
Supponiamo ora che il corpo venga lanciato con velocita` iniziali v lungo x e w lungo y, dal punto (x,y)=(0,0):
![[Graphics:../Images/index_gr_4.gif]](../Images/index_gr_4.gif)
Le soluzioni delle equazioni del moto sono dunque (in forma parametrica):
![[Graphics:../Images/index_gr_6.gif]](../Images/index_gr_6.gif)
![[Graphics:../Images/index_gr_8.gif]](../Images/index_gr_8.gif)
A partire dalle soluzioni parametriche e` possibile immediatamente vedere l'andamento della curva cartesiana (con ad esempio v=10, w=5):
![[Graphics:../Images/index_gr_10.gif]](../Images/index_gr_10.gif)
Notate che le scale degli assi sono piuttosto grandi. Provate a cambiarle cosi` da vedere meglio che la curva risultante e` una parabola:
E` possibile dare la soluzione anche in forma cartesiana:
![[Graphics:../Images/index_gr_13.gif]](../Images/index_gr_13.gif)
E` immediato ora ad esempio calcolare la gittata:
![[Graphics:../Images/index_gr_15.gif]](../Images/index_gr_15.gif)
Mostrare che e` equivalente alla formula nota.
Al variare di v e di w vediamo ora come cambia la curva:
![[Graphics:../Images/index_gr_17.gif]](../Images/index_gr_17.gif)
Si noti che l'animazione di questi grafici, pur rispecchiando l'andamento generale della soluzione al variare dei parametri, non e' particolarmente significativa. Perche`?
Si puo` ovviare a cio` con l'uso del comando PlotRange:
![[Graphics:../Images/index_gr_69.gif]](../Images/index_gr_69.gif)
Provate ora a ripetere il tutto dando come condizioni iniziali il modulo della velocita` e l'angolo che essa forma con un asse a vostro piacere:
![[Graphics:../Images/index_gr_121.gif]](../Images/index_gr_121.gif)
Fissiamo il coefficiente d'attrito nel Sistema Interzionale a:
![[Graphics:../Images/index_gr_122.gif]](../Images/index_gr_122.gif)
Le equazioni del moto che descrivono la caduta di un grave in una dimensione in presenza di attrito (forza proporzionale alla velocita`) sono:
![[Graphics:../Images/index_gr_123.gif]](../Images/index_gr_123.gif)
![[Graphics:../Images/index_gr_125.gif]](../Images/index_gr_125.gif)
Mostrare qualitativamente, con opportuni plot, che il grave tende ad una velocita` massima:
![[Graphics:../Images/index_gr_128.gif]](../Images/index_gr_128.gif)
E` facile per tutti adesso trovare la legge oraria di un grave in caduta libera in assenza di attrito (problema unidimensionale) e graficarla.
Confrontate poi nello stesso grafico i due casi (presenza e assenza di attrito), in modo da evidenziare il ruolo dell'attrito.
Trattiamo ora il problema in due dimensioni spaziali, assumendo che il moto lungo l'asse x sia completamente disaccoppiato dal moto lungo l'asse y.
Si fissi il coefficiente d'attrito nella direzione x a
![[Graphics:../Images/index_gr_129.gif]](../Images/index_gr_129.gif)
Le equazioni differenziali che descrivono il sistema sono dunque:
![[Graphics:../Images/index_gr_130.gif]](../Images/index_gr_130.gif)
Le soluzioni sono:
![[Graphics:../Images/index_gr_132.gif]](../Images/index_gr_132.gif)
![[Graphics:../Images/index_gr_134.gif]](../Images/index_gr_134.gif)
Vediamo dunque la curva risultante:
![[Graphics:../Images/index_gr_136.gif]](../Images/index_gr_136.gif)
Il grafico sopra disegnato fornisce una descrizione soddisfacente del moto ?
![[Graphics:../Images/index_gr_139.gif]](../Images/index_gr_139.gif)
Provate ora voi a risolvere il problema bidimensionale di un grave soggetto all'accellerazione gravitazionale e all'attrito.
A differenza del caso precedente, l'attrito e` proporzionale al modulo della velocita`, ossia si oppone al moto isotropicamente.
Sia il coefficiente d'attrito
![[Graphics:../Images/index_gr_140.gif]](../Images/index_gr_140.gif)
Si consiglia un approccio numerico al problema.