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da studente e da collega
Se scrivo come sua ex studentessa:
Il docente che, nel lontano 1982/3 mi aveva appassionato all'intelligenza artificiale. Poi ho scelto altre vie, ma sono certa che senza l'amore per la materia che Piero trasmetteva non sarebbe scattata in me la scintilla per questa materia. Mi unisco anch'io ai tanti "grazie prof." che hanno scritto i nostri studenti
Se scrivo come collega:
riassumerei così chi era per me Piero come collega: dal particolare alla visione di insieme e viceversa. Sapeva scovare il particolare che non funzionava, ma aveva anche la visione di ampio respiro. Era una persona trasparente: si capiva sempre quando non era d'accordo: e noi a volte non eravamo d'accordo, ma era sempre un piacere confrontarsi con lui e chiedergli consiglio.
Negli ultimi anni, come presidente del CCS, ho sempre contato molto sul suo lavoro, sulla sua attenzione e sul suo buon senso. Affidare a lui un problema equivaleva a potersene dimenticare, certi che avrebbe fatto tutto quello che serviva per risolverlo, e anche certi che comunque non saremmo riusciti a fare di meglio.
È stato difficile accettare che volesse andare in pensione, impossibile accettare che la morte lo abbia così precocemente e improvvisamente strappato a noi tutti.
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