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Il processo di interpretazione

 

Il sistema riceve in input frasi in linguaggio naturale e ne esegue l'analisi sintattica, semantica e pragmatica. Noi supponiamo che sia il sistema che l'utente costruiscano la propria interpretazione del dialogo separatamente, sulla base delle frasi dette. Ciascuno di loro genera le proprie strutture di interpretazione e le usa come contesto privato; questo contesto e` usato per reagire alle frasi dell'interlocutore e per interpretare la parte successiva del dialogo. Il comportamento di un agente ricostruito dalle frasi del dialogo e` rappresentato mediante Modelli di Contesto (CMs): i CM sono stati introdotti da Carberry [5] per rappresentare il contesto di dominio del dialogo; nel suo modello, essi sono strutture gerarchiche che corrispondono a parti istanziate della libreria dei piani di dominio. I nostri CM rappresentano il contesto ai livelli di dominio, linguistico e di problem-solving. Le tre componenti sono chiamate, rispettivamente, Modelli di Dominio (DM), Modelli di Atto Linguistico (SAM) e di Problem-Solving (PSM). Il livello di dominio rappresenta il contesto di background ed e` costruito incrementalmente, insieme ai modelli di PS corrispondenti, man mano che arrivano nuove osservazioni; tuttavia, il PSM e` il punto di riferimento da cui partono i legami verso le azioni di dominio e linguistiche. Inoltre, il processo di inferenza e` guidato dall'istanziazione delle azioni di PS.

Nella fase di interpretazione, i PSM sono costruiti partendo dal riconoscimento che il parlante ha eseguito un'azione di "Utterance-act". Cio` permette di attivare un'azione di problem-solving "Do". Poi, la libreria di PS e` percorsa verso l'alto, per identificare le azioni di livello superiore che il parlante sta eseguendo. I PSM sono estesi in modo incrementale, man mano che il dialogo continua, per rappresentare l'attivita` del parlante, come e` inferita dall'ascoltatore. Le azioni di PS hanno tra i loro argomenti dei puntatori a nodi dei DM e dei SAM. Quindi, l'espansione di un PSM puo` causare, come effetto collaterale, l'espansione del DM o del SAM associato. Il passo principale e` il tentativo di legare il goal del parlante al contesto precedente. Prima di tutto, il sistema cerca di metterlo in corrispondenza con le proprie aspettative al livello linguistico (le aspettative corrispondono agli effetti comunicativi degli atti linguistici precedenti del sistema); se non ci riesce, controlla i propri obiettivi di dominio non espressi esplicitamente per vedere se il parlante, dopo averli inferiti, ne ha adottato uno. Questa analisi rende possibile capire dialoghi come:

Esempio 3:
T1: A: "Vorrei il pass per il laboratorio dei computer."
T2'': B: "Mi spiace, i computer saranno fermi per tutta la settimana."
Qui, B capisce che A vuole il pass per eseguire l'azione "use-computer", caratterizzata da due vincoli: "have(agt, pass)" e "working(computer)". B inferisce l'intenzione di A di eseguire "use-computer" estendendo il CM che rappresenta la sua interpretazione di T1. Nel turno T2, B sta soddisfacendo il goal successivo di A (controllare l'altro vincolo di "use-computer": "working(computer)").



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Guido Boella Dottorando
Thu Oct 31 15:11:43 MET 1996