Assicurazione della qualità del Dipartimento di Informatica
Il Dipartimento di Informatica è dotato di un proprio sistema di assicurazione della qualità (AQ), coerente con quanto previsto dall'Ateneo, finalizzato a promuovere e sviluppare la qualità di ricerca, didattica, terza missione/impatto sociale, e a garantire un percorso di miglioramento continuo, anche attraverso il confronto con gli studenti e i rappresentanti del mondo del lavoro. Il processo di assicurazione della qualità è curato da un gruppo di lavoro che coinvolge la governance dipartimentale (Direzione, Vice Direzioni: Ricerca, Didattica e Terza Missione), supportata dal Referente per l’Assicurazione della Qualità. Il gruppo di lavoro così composto opera, per ciascuna delle funzioni menzionate, in tre fasi: la programmazione (che corrisponde ai passi “Plan” e “Do” del Ciclo di Deming), il monitoraggio (fase “Check”), l’analisi e l’individuazione delle eventuali azioni correttive (fase “Act”).
Per quanto attiene alla qualità della didattica, viene qui descritto il processo di assicurazione della qualità per i corsi di studi di cui il Dipartimento è capofila, che sono la laurea in Informatica (classe L31), la laurea magistrale in Informatica (classe LM18) magistrale e la laurea magistrale in Scienze Strategiche e Militari (classe LM/DS, riservata agli ufficiali dell’Esercito) e l’assicurazione della qualità del dottorato di ricerca in Informatica. Per quanto riguarda i corsi di Studi L31 e LM18 (nel seguito indicati come CdS) il processo è controllato e gestito dalle Commissioni Monitoraggio e Riesame (CMR). Sono funzioni principali dell'AQ la corretta e puntuale presentazione della SUA e del documento del riesame. Nell’ambito del singolo CdS, per svolgere tali funzioni la CMR si avvale della collaborazione di tutte le commissioni del CdS stesso, in particolare la Commissione Stage, la Commissione Valutazione Didattica, la Giunta del CCL-LM, la Commissione Erasmus e Internazionalizzazione, la Commissione Tutorato e il Comitato di Indirizzo congiunto della L31 e LM18. La CMR gestisce la programmazione e la realizzazione degli interventi di miglioramento individuati dal monitoraggio annuale, da suggerimenti e aspetti critici individuati dalla Commissione Didattica Paritetica e dal riesame oppure provenienti da docenti e studenti e studentesse tramite le attività di valutazione e autovalutazione. A questo scopo, la CMR delega un proprio membro (solitamente il Referente dell’Assicurazione della Qualità) a seguire i lavori. Il Referente riferisce al Consiglio di Corso di Laurea e Laurea Magistrale (CCL-LM) in due momenti, definiti in base allo scadenziario annuale di Ateneo.
Il monitoraggio avviene attraverso la valutazione degli insegnamenti e delle strutture da parte di studenti/esse e docenti, basata su questionari, e attraverso le segnalazioni provenienti dai rappresentanti degli studenti o da attività di tutorato per le matricole. Di queste indagini si occupa la Commissione Valutazione Didattica (che opera per conto dei CdS), che riferisce alla CMR attraverso relazioni semestrali, prodotte al termine della chiusura delle finestre di valutazione degli insegnamenti. La CMR analizza inoltre i dati di superamento degli esami e di acquisizione di CFU durante gli studi, tipicamente forniti dall’ANVUR al Presidio della Qualità e monitorabili attraverso i cruscotti di Ateneo.
Stesso meccanismo presiede al funzionamento della CMR del corso di Studi in Scienze Strategiche e Militari (classe LM/DS) in cui il Dipartimento è capofila.
Per quanto attiene alla qualità della ricerca, il processo di assicurazione della qualità parte dalla programmazione della ricerca, che il Dipartimento approva con un piano triennale della ricerca, coerente con le linee strategiche di Ateneo.
La Commissione Ricerca individua indicatori e modalità di raccolta dati per misurare il raggiungimento degli obiettivi definiti nel piano della ricerca, pianificando in itinere il monitoraggio degli obiettivi sulla base degli indicatori. Il monitoraggio di ciascun obiettivo è affidato alla responsabilità del Vice Direttore alla Ricerca. L’autovalutazione consiste in un’attenta verifica del rapporto fra progetto, obiettivi e scadenze, a partire dall’analisi degli indicatori predisposti e accessibili attraverso gli strumenti e cruscotti disponibili agli utenti abilitati. Le procedure di autovalutazione prevedono l’analisi dei dati emersi dal monitoraggio e la valutazione di scostamenti significativi dai risultati attesi, al fine di introdurre correttivi qualora necessari. La Direttrice o il Direttore del Dipartimento compone il gruppo responsabile del riesame e verifica le attività e le fasi relative all’autovalutazione nel corso dell’anno.
Per quanto attiene alla qualità di terza missione/impatto sociale, il processo di assicurazione della qualità parte dalla programmazione delle attività di Public engagement e di Trasferimento Tecnologico, che il Dipartimento approva con un piano triennale della “terza missione”, coerente con le linee strategiche di Ateneo.
La Commissione Terza Missione e Public Engagement individua indicatori e modalità di raccolta dati per misurare il raggiungimento degli obiettivi definiti nel piano, pianificando in itinere il monitoraggio degli obiettivi sulla base degli indicatori. Il monitoraggio di ciascun obiettivo è affidato alla responsabilità del Vice Direttore alla Terza Missione e Public Engagement. L’autovalutazione consiste in una verifica periodica del rapporto fra progetto, obiettivi e scadenze, abilitata dall’analisi degli indicatori predisposti e accessibili attraverso gli strumenti e cruscotti disponibili agli utenti abilitati. Le procedure di autovalutazione prevedono l’analisi dei dati emersi dal monitoraggio e la valutazione di scostamenti significativi dai risultati attesi, al fine di introdurre correttivi qualora necessari. Sulla base delle evidenze emerse, vengono definite anche azioni specifiche per supportare progetti finanziati da appositi fondi di Ateneo e/o di Dipartimento.
Le linee di azione identificate dalle tre commissioni richiedono la contestuale allocazione di risorse e la pianificazione dell’organico, che vengono progettate dalla Direzione con il supporto della Giunta e presentate e discusse nei CDD. In linea con le indicazioni delle VQR viene posta particolare attenzione alla valutazione delle produttività dei neoassunti attraverso un monitoraggio specifico, incluso tra gli obiettivi del piano triennale.